Mons. Aldo Gerna - Val d'Arigna

Val d'Arigna
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Mons. Aldo Gerna

Storia e cultura > Personaggi

Da un po’ di tempo a questa parte, mi ero ripromesso di cercare notizie su Mons. Aldo Gerna, nato nella contrada Gerna in Val d’Arigna il 7 maggio del 1931, ordinato padre comboniano nel 1956, partito poi il successivo anno come missionario verso il Brasile per la cittadina di Saô Mateus. Nel 1971 è nominato vescovo dove ricopre un importante ruolo per la “costruzione” della nuova diocesi.
La mia ricerca si è quindi soffermata sul sito internet della diocesi di Como la quale, dopo averli contattati, con grande gentilezza mi hanno indicato un link sul loro sito nel quale potevo trovare tutti i missionari nel mondo e gli eventuali loro contatti. Così ho trovato l’indirizzo e-mail di Mons. Gerna. Immediatamente l’ho cercato e, non nutrendo minimo dubbio, ho ricevuto il giorno successivo la risposta.
Sebbene gli abbia scritto in prima persona, intendo pubblicare la sua lettera perché è un documento da condividere con tutti, per noi che gestiamo questo sito internet, per tutti gli abitanti della Val d’Arigna e ancora per tutti coloro che conoscono questa grande persona.
Federico

Ill.mo Sr. Federico, la sua corrispondenza elettronica, via computer, é una sorpresa certamente positiva e gradevole, per cui la ringrazio inizialmente e come prima cosa la saluto. Ho letto con simpatia la piccola storia della sua famiglia, in parte almeno originaria di Arigna. Mi sono molto noti sia i Moretti che erano molti a Berniga, sia altri nomi non sempre uniti a ricordi simpatici, come la morte del suo nonno nella Val Belviso¹. Ricordo appunto il maggengo dei Moretti verso la Brata, dove anche la mia famiglia ne possedeva due di piccole dimensioni. Tutto questo ripercuote nella mia memoria, benché con non totale chiarezza per i molti anni passati. Ma la mia infanzia fino a 12 anni ha conosciuto quasi palmo per palmo le contrade di Arigna, le sue montagne, i maggenghi, i piccoli pezzetti di terra delle famiglie, ben modeste e povere a quei tempi. Dalla Costabella ai Soei, alla Brata, allla Masú, ai Briotti, al Pradasch, al Furen, perfino a Santo Stefano, Luviera e Castel dell'Acqua, ecc.ecc.. Tutte codeste località stanno ancora vive nella memoria. E ricordo le pesanti fatiche annesse a tali luoghi , perché in montagna, a quei tempi, fin da bambini bisognava lavorare e faticare, spingendosi oltre le stesse forze infantili. I giochi erano pochi e quasi rubati di nascosto dalle famiglie, perché non permessi dagli impegni che ci erano imposti per necessità di sopravvivenza. Berniga era un luogo di incontro per noi bambini, perché sede della scuola. A Berniga ho frequentato tutto il percorso delle scuole elementari. A Fontaniva, si andava per le pratiche religiose, visto che la Chiesa parrocchiale era insediata in quella contrada. La Gerna, dove sono nato e vissuto fino ai 12 anni, era la più bassa e la più difficile delle contrade (eccetto Calneggia), ma in compenso offriva la Costabella, dove si coltivava la vigna. Si, ricordo tutti i luoghi. E i ricordi sono pieni di tante storie, paure e gioie all'insegna della semplicità, dell'essenziale della vita, ma anche delle molte ristrettezze e mancanza di comodità desiderabili che sono state alla base della mia infanzia e di quella dei miei contemporanei, la cui memoria é ancor ben viva, pur andando verso la dimenticanza per i molti anni passati e la molta polvere del tempo depositata sui ricordi. Ora sono in "pensione", se un prete può dirsi pensionato... Cioè gli impegni sono ancora molti e non mi avanza tempo per eccessive distrazioni, il che é un beneficio ben salutare. Più ancora nel mio caso: la mia agenda é ripiena di occupazioni minori a maggiori. Non rifiuterò l'invio di un saluto o di qualche notizia , quando sollecitato. La saluto, saluto la sua famiglia, saluto la diletta Arigna, che mi ha dato la vita e la fede e mi ha insegnato a vivere con poco. Saluto anche i concittadini di Arigna, sparsi nel mondo. Probabilmente io sono uno dei più lontani.

Pace. Dom Ald o Gerna, vescovo emerito di S.Mateus -Brasile



Note: 1- Durante i lavori per la costruzione della diga di Frera in Val Belviso il 25 settembre 1953 una detonazione accidentale di una mina causò la morte di cinque operai immediatamente nelle vicinanze dell’esplosione: tra questi due uomini di Arigna, Agostino e Mario Moretti. Quest’ultimo nonno materno di Federico.

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