Rifugio O. Donati - Val d'Arigna

Val d'Arigna
...tradizione, storia e magia di uno splendido territorio selvaggio
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Rifugio O. Donati

Rifugi
Mt 2500

Rifugio Ottorino DONATI


CONTATTI DEL RIFUGIO

PROPRIETA': CAI Sezione Valtellinese Sondrio
CHIAVI: Arialdo Donati Tel 0342-482000
Bivacco invernale sempre aperto

INFORMAZIONI UTILI

PROVINCIA: Sondrio
LOCALITA': Lago di Reguzzo
COMUNE: Ponte in Valtellina - VALLE: Val d'Arigna
COORDINATE GPS 46.094208° N 9.966002° E
CARTOGRAFIA: IGM 1:25000 Castello dell'Acqua - Kompass 1:50000 Berina-Sondrio

ACCESSO AL RIFUGIO

Da Briotti
Tempo: 4/5 ore Dislivello: 1500mt
Tipo: Escursionista Esperto

Da Rifugio Corti attraverso il Passo Biorco e il Passo di Scotes
Tempo: 3 ore Dislivello: Risalita ai Passi Biorco e Scotes
Tipo: Escursionista Esperto con attrezzatura - Vedi Link

Da Rifugio Mambretti attraverso la Bocchetta di Reguzzo
Tempo: 3 ore Dislivello: 1272mt
Tipo: Escursionista Esperto - Vedi Link

Orientamento: la conca del lago Reguzzo è un posto decisamente rilassante dove prendersi il meritato riposo dopo la fatica della salita. Approfittatene per orientarvi e scoprire cosa vi circonda. Verso Ovest, imponente, la cima del pizzo Rodes (2829 m); verso sud-ovest il passaggio della bocchetta del Reguzzo verso il rifugio Mambretti; verso sud-est la cima del pizzo Biorco (2749 m). verso nord il Pizzo St. Stefano (2693 m) e a nord-est la grande catena alpina che si estende verso l'alta Valtellina, la Svizzera e l'Austria.

Descrizione: dal parcheggio del punto di partenza 2 bisogna imboccare un sentiero segnalato da cartelli gialli della Comunità Montana di Sondrio proprio di fronte al parcheggio. Il percorso inizia risalendo la strada sterrata carrozzabile che termina appena dopo la chiesa di Briotti (che troviamo alla nosta sinista), per poi diventare subito sentiero abbastanza impegnativo, che risale i pascoli periferici all'abitato fino alla congiunzione di nuovo con la strada carrozzabile che, imboccata verso sinistra, ci condurrà alle case dei Prati Torre. Tra piacevoli saliscendi, circondati da verdi prati, si arriva in pochi minuti al termine della carreggiata, dove ci aspetta una fontana (ottima per ricaricare le borracce). Il sentiero vero e proprio inizia qui: è ben tracciato e a volte impegnativo ma in questo tratto (fino alla lago di S. Stefano) si superano già i primi 1000 m di dislivello con poco più di un'oretta di cammino. Giunti ai piedi degli imponenti muraglioni della diga si presenta un bivio: proseguendo verso destra si potrà fare una piacevole passeggiata (in piano..) intorno al lago per poi tornare ad unirsi con il sentiero che sale a sinistra del bivio. Prendendo la deviazione di sinistra, decisamente più breve, il sentiero prosegue sotto i muraglioni della diga fino alla casa del guardiano (suggerimento utile: se serve una fontanella, a Nord della casa del guardiano, un po' nascosta, c’è dell’acqua buonissima!). A questo punto si imbocca un pianoro (ignorate i cartelli di divieto di passaggio o chiedete al guardiano il permesso per passare) che ci porterà all'alpeggio Quai (1890 m) dove inizia il tratto finale della salita. Il tratto di pianoro sarà utile per riprender fiato e ammirare un bellissimo panorama, soprattutto in una giornata limpida e soleggiata. All'incirca a metà del tratto pianeggiante si raggiungerà anche un punto panoramico in cui osservare la val d'Arigna dall'alto con i suoi alpeggi, sentieri e rifugi. Una sosta ristoratrice è d'obbligo ma non rilassatevi troppo perchè gli ultimi 500 m di dislivello sono i più duri e faticosi. Dall'alpeggio Quai il sentiero risale, ben segnato, su dossi erbosi e pascoli pietrosi. Un buon punto di riferimento è la deviazione per il rifugio Corti; se lo incontrate siete sulla strada giusta! La meta sembra vicina ma ogni dosso erboso ne rivela sempre uno successivo; solo quando l’erba lascerà spazio ad una distesa di pietre e sulla cima dell'ultimo dosso si vedrà una bandiera italiana allora si può dire di essere arrivati. Qui le indicazioni del sentiero seguono la costa destra della valletta ma è molto più divertente inventarsi qualche percorso alternativo fra i sassi del dosso (non adatto ai principianti o a chi è già molto stanco); oltre a scoprire bellissime pietre levigate nei secoli dall’acqua, la ricerca di un percorso alternativo distoglie negli ultimi metri il pensiero dalla fatica…ormai è fatta, siete nella conca del lago di Reguzzo, dove sorge il rifugio Donati.
Il rifugio può essere utilizzato come tappa per la Grande via delle Orobie.


Ottorino Donati: uno dei primi membri dell'Associazione Amici di Briotti, compagnia preposta alla promozione e sviluppo dell'allora diciplina nuova (si parla degli anni '70), lo sci alpinismo, nonchè di deltaplano. Fu dedicato a lui il rifugio inaugurato il 17 agosto del 1985 in seguito alla sua prematura scomparsa per un tragico incidente automobilistico alle porte di sondrio il primo luglio 1983.

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