Rifugio Pesciola - Val d'Arigna

Val d'Arigna
...tradizione, storia e magia di uno splendido territorio selvaggio
Le Alpi di cui hai bisogno - The Alps You Need
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Rifugio Pesciola

Rifugi

Mt 2004
Rifugio BAITA PESCIOLA

CONTATTI DEL RIFUGIO

GESTIONE: SOTTOSEZ. CAI PONTE IN VALETELLINA
RESPONSABILE./CHIAVI/PRENOTAZIONI: 

Ivan Simonini Tel 340-5638511

Rifugio invernale sempre aperto

INFORMAZIONI UTILI

PROVINCIA: Sondrio
LOCALITA': Alpe Pesciola
COMUNE: Ponte in Valtellina - VALLE: Val d'Arigna
COORDINATE GPS 46.108223° N 10.016083° E
CARTOGRAFIA: IGM 1:25000 Castello dell'Acqua - Kompass 1:50000 Berina-Sondrio
SITO INTERNET: WWW.RIFUGIOPESCIOLA.IT


ACCESSO AL RIFUGIO

Da Centrale Armisa
Tempo: 2/3 ore Dislivello: 950mt
Tipo: Escursionista............

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Orientamento: ci troviamo sullo spartiacque fra Val d'Arigna e Val Malgina e questo ci permette di ammirare entrambe le valli. Per godere di questa ottima prospettiva, vi suggeriamo un punto di osservazione privilegiato, poco distante dal rifugio, in direzione nord. Difficile dare indicazioni per la mancanza di punti di riferimento ma vi consigliamo di esplorare il pianoro in cerca del miglior panorama sia sulla Valtellina, sia sulla Val Malgina, con l’imponente Pizzo del Diavolo, sia, ovviamente, sulla testata della val d'Arigna.

Descrizione:
lasciato il parcheggio dell'Armisa (punto di partenza 1) si risale sulla ripida strada parzialmente in cemento e, come già sanno i conoscitori della valle, "spaccagambe". Quindi solita raccomandazione per chi affronta questo primo tratto di salita: non forzate il passo o rischiate di andare "fuori giri". Quando inizierete a dubitare sull'esattezza del percorso troverete, appena prima di località Foppe, un cartello indicatore che farà al caso vostro per capire la direzione da prendere. Una volta giunti appunto a Foppe (dove il sentiero diventa per qualche metro orizzontale e dove troverete l'edicola del Parco delle Orobie) inizia la salita vera e propria. ATTENZIONE! Mentre per andare al rifugio Corti o Resnati bisogna proseguire dritti in direzione sud, per il rifugio Pesciola si deve risalire la strada cementata in direzione sud-est, cioè tenendo la sinista (vedi foto "primo bivio), che ci porta in località Baite Moretti (1500 m). Qui si passa tra la prima e la seconda baita e  si prosegue su una traccia sempre ben definita e carrozzabile (solo per i fuoristrada) in direzione est. Dopo una ventina di minuti, superando un buon dislivello si giunge all’alpeggio di Campelli (1650 m) e da qui vi proponiamo due varianti di percorso:

la prima possibilità, forse più segnalata ma più faticosa, prevede l'imbocco di un sentiero in direzione est (occorre fare riferimento al segnale di svolta a sinistra posto su un masso a circa 100 metri dall' alpeggio (vedi foto "secondo bivio"), che si snoda nel bosco su sentiero tracciato ma inizialmente poco e mal segnalato. Incamminarsi comunque in direzione della freccia verso gli alberi dove, con un pò di attenzione, si riconoscerà la traccia. La grande fatica, data dal superamento del dislivello in un breve spazio, viene smorzata da magnifici scorci sulla valle e, per chi volesse fare questo itinerario in autunno, da colori mozzafiato. Appena oltrepassata la boscaglia si prosegue su terreno roccioso intorno ai 1900 metri che ci porterà leggermente verso destra e dopo poco, con sospiri di sollievo, si inizierà a notare il rifugio; eccoci in prossimità dello spartiacque della Val d'Arigna di cui parlavamo e dinanzi al rifugio Pesciola.

per il secondo itinerario, più blando ma dallo sviluppo sicuramente più lungo, bisogna invece superare le baite Campelli e risalire per un buon tratto di dislivello i dossi erbosi tra tornanti, ontanti e grandi massi in direzione sud-est (traccia debole, segnali inesistenti). Non appena si supera questo tratto, (come se ci si trovasse al termine di un dosso), in cui gli alberi d'alto fusto scompaiono, bisogna cercare di mantenere la sinistra risalendo verso sud una traccia sempre debole con scarsi segnali. Dopo aver "raggirato" il precedente dosso si punta quindi verso nord, per superare con dei tornanti su terreno roccioso, ancora un paio di dossi che ci fanno prendere velocemente quota. Il nostro sentiero, sforzando la vista per cercare alcuni segnali in un momento di pausa, si unirà al sentiero Bruno Credaro proveniente dalla vicina Alpe Druet e cambierà aspetto. Si prosegue passando tra grandi rocce e cespugli fino a scorgere, a breve distanza verso il basso, il rifugio Pesciola.

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